Italy

L’agrivoltaico, un motore per la transizione energetica e lo sviluppo sostenibile

Il 21 e 22 ottobre 2025, Milano ha ospitato l’AgriVoltaics Industry Forum Europe 2025, appuntamento di riferimento per i leader e gli esperti del settore. L’evento ha riunito aziende, istituzioni e operatori per discutere le sfide e le opportunità di un comparto in rapida evoluzione, sempre più centrale nella transizione energetica europea.

Nel corso dei lavori è emerso con chiarezza come le energie rinnovabili rappresentino una leva strategica per rafforzare la sicurezza energetica nazionale, ridurre la dipendenza dalle importazioni e sostenere la competitività del sistema produttivo europeo. La transizione energetica, oltre a essere una necessità ambientale, si conferma anche un’occasione di reindustrializzazione, di creazione di nuova occupazione qualificata e di stimolo all’innovazione nelle filiere ad alto valore aggiunto.

In questo scenario, l’agrivoltaico si consolida come una soluzione chiave per coniugare produzione agricola e generazione di energia rinnovabile. Questo modello consente di utilizzare lo stesso terreno per coltivazioni o allevamento e per la produzione di energia rinnovabile, senza sottrarre spazio all’agricoltura. Oltre a fornire benefici economici (cioè un reddito stabile e aggiuntivo per le aziende agricole), i sistemi agrivoltaici offrono anche vantaggi tecnici (efficienza idrica, performance delle colture) e ambientali (migliore gestione della biodiversità).

Secondo le stime, in Italia per raggiungere gli obiettivi del PNIEC – 80 GW di fotovoltaico installato (agri, standard e autogenerazione) entro il 2030 – sarebbe sufficiente destinare appena lo 0,5% della superficie agricola nazionale, evitando i terreni di particolare valore.

 

L’impegno di Lightsource bp in Italia

Lightsource bp sta sviluppando diversi progetti agrivoltaici “utility scale” in Italia, con l’obiettivo di contribuire al percorso di transizione energetica del Paese. Tra questi, ad esempio, il progetto denominato “Torre di Mastro” in Sicilia. Il parco solare ospiterà al suo interno per lo più attività agricole legate alla coltivazione di specie vegetali autoctone. Negli spazi interfilari è prevista la piantumazione di specie foraggere per la creazione di un erbario produttivo permanente, mentre nelle aree sottostanti ai pannelli si procederà alla coltivazione di piante officinali quali l’origano e il tarassaco. Progetti come questi dimostrano come l’agrivoltaico possa aumentare la redditività dei terreni per i proprietari terrieri, creando al contempo nuove opportunità per le comunità locali.

 

Un quadro normativo chiaro per sostenere la crescita del settore

La crescita dell’agrivoltaico in Italia, tuttavia, necessita di un quadro normativo stabile e lungimirante, altrimenti si corre il rischio di rallentare gli investimenti e compromettere progetti già avviati. Lightsource bp sottolinea l’importanza di tutelare gli investimenti esistenti e favorire regole chiare, coerenti e prevedibili, affinché l’agrivoltaico possa esprimere appieno il proprio potenziale come strumento di transizione energetica e sviluppo sostenibile.

 

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